Forbidden Mai Tai con sciroppo di nocciole ricavato dalla farina di nocciole.
Ho parlato a lungo negli articoli dedicati al Mai Tai (clicca sul link per leggere gli articoli), di come questo drink sia diventato un concetto piuttosto che una ricetta definitiva.
Il mio Forbidden Mai Tai nasce proprio per differenziare il modo di bere il rum nel cocktail.
Infatti, come dovrebbe essere in ogni Mai Tai, il blend dei rum sarà il principale attore del drink.
Ma vediamo subito la ricetta del Forbidden Mai Tai.
Forbidden Mai Tai
3/4 oz sciroppo di nocciola al limone
1 oz succo di lime
1/2 oz dry Curacao
1 3/4 oz rum Santa Teresa 1796
3/4 oz rum Wray & Nephew
Tecnica
Shake and Pour con ghiaccio tritato.
Servizio
Tumbler basso, senza cannuccia.
Decorazione
Ciuffo di menta nel centro e spirale di scorza di arancia.
Come è ben evidente la struttura del Mai Tai è del tutto simile ad un classico Mai Tai di Trader Vic, ormai appurato essere l’evoluzione di un Daiquiri,
Da questa base ho cercato di ricreare un così detto twist on classic. Ovvero, mantenendo la stessa struttura, ho proceduto a sostituire gli ingredienti con prodotti del tutto simili ma che apportano un aromaticità diversa al cocktail. Ovviamente sempre costruendo il drink in funzione dello scopo ultimo di esaltare i rum scelti.
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Lo sciroppo di nocciole
L’idea dello sciroppo di nocciole è banalmente ripresa dall’annosa questione che Trader Vic affronta nel ricreare i famosi sentori dell’originale Wray & Nephew 17 anni dell’epoca.
Pur non essendo l’intento del Forbidden Mai Tai ricreare l’antico e perduto rum ho scelto la nocciola semplicemente per la sua nota di gusto.
Tuttavia la nocciola rispetto all’orzata è mancante della parte acida e amara che nel Mai Tai aiuta ad aprire gli aromi e dona un tocco di freschezza che il solo blend di rum non avrebbe.
Per questo motivo ho elaborato due ricette per ovviare a questo problema.
La base comune di partenza, come nell’orzata, è la farina, in questo caso farina di nocciole.
La prima ricetta si trova nella ricetta anche nel “Libro dei Rum” di Leonardo Pinto dove, semplicemente, nella creazione del latte di nocciola, da cui si ricava lo sciroppo, ho aggiunto le mandorle amare. Come si farebbe nel procedimento di preparazione di una normale orzata home made.
Chi già abitualmente prepara l’orzata home made, non dovrebbe avere particolari problemi nel reperire le mandorle amare.
La seconda ricetta è uno sciroppo di nocciola al limone ricavato sempre dal latte di nocciola.
Stessa identica tecnica in cui le scorze di limone grattate saranno aggiunte al latte di nocciola caldo.
Per gusto personale preferisco non filtrare le bucce grattate ma, una volta estratti gli oli essenziali, rimarranno candite all’interno dello sciroppo.
Gli oli essenziali del limone daranno una leggera amarezza e una spiccata aromaticità che emergerà nel finale dello sciroppo di nocciole, sostituendosi alla funzione della mandorla amara.
I Rum del Forbidden Mai Tai
Ho parlato a lungo dei rum del Mai Tai e di quanto siano fondamentali.
Per la scelta dei rum ho optato per un blend di due prodotti molto caratteristici, ma che allo stesso tempo sono facilmente reperibili sul mercato.
La scelta del Santa Teresa 1796 tende a richiamare l’ipotetico sentore “rummy” che Trader Vic ha trovato nel suo martinicano da melassa.
Il Venezuelano Santa Teresa 1796 indubbiamente sarà diverso ma è un rum con ampio corpo, legnoso del suo lungo solera, caldo, morbido, vanigliato e con note leggermente speziate.
Un rum quindi che si fa sentire anche nel miscelato, e che ho tagliato con un prodotto diametralmente opposto.
Il Wray Nephew infatti, Jamaicano ad alta gradazione, dona al blend l’intensità di quegli aromi freschi e potenti che si aggiungono senza sovrastare quelli del Santa Teresa 1796.
E’ chiaramente impensabile utilizzare lo stesso bilanciamento 1:1 del Mai Tai di Trader Vic. Interessante un bilanciamento anche con un Rum Fire.
In conclusione
Ricordo che il Mai Tai, proprio per l’impossibilità di replicare i rum originali, è diventato nel tempo un modo di bere i rum. Singolare e caratteristico di ogni locale Tiki, un cocktail, come il mio Forbidden Mai Tai con lo sciroppo di nocciole, in cui ogni bartender potesse esprimere una sua ricetta particolare, unica e propria.
Per questo, dopo la metà degli anni 50′, è giustificato ammettere che, dopo Trader Vic, ognuno ha inventato il Mai Tai.
Tuttavia è allo stesso modo vero, che la notorietà del drink ha spinto molti locali ha inserire il Mai Tai in carta solo per esigenze di mercato, spesso non curandosi della qualità dei prodotti.
Come il Forbidden Mai Tai può essere considerato uno dei tanti Mai Tai invito tutti gli appassionati di miscelazione con il rum a creare il loro Mai Tai, sempre tendendo conto che la struttura del cocktail stesso è finalizzata ad esaltare uno o più rum in blend senza mai coprirli e quindi a creare un proprio e originale Mai Tai.
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