Hurricane – Pat O’Brien’s – New Orleans
La storia di cui parlo oggi è quella del drink Hurricane del Pat O’Brien’s, drink molto noto della miscelazione Tiki.
Tuttavia stiamo parlando di un drink molto semplice che poco ha a che fare con la miscelazione originaria di Donn Beach e primaria del Tiki.
Possiamo considerare l’Hurricane un drink che introduce la seconda era Tiki. Non ha niente di tecnicamente rilevante, di innovativo o di particolare ma indubbiamente è la dimostrazione della potenza del coinvolgimento sociale del movimento Tiki.
Movimento che farà la fortuna di molte attività imprenditoriali, come in questo caso.
L’Hurricane nasce a New Orleans nella metà degli anni 40’, nel pieno dell’ascesa della Tiki Culture e della sua miscelazione.
Il Pat O’Brien’s
Questo cocktail porterà sulla vetta del mondo la popolarità di un vecchio locale irlandese, il Pat O’brien’s.
Nato “ufficialmente” circa dieci anni prima dell’Hurricane, il Pat O’Brien’s era uno speakeasy che verso la fine del proibizionismo diventa un vero e proprio locale a norma di legge. Ancora oggi esistente è leggenda della capitale mondiale del bere miscelato.
Pare che la password per entrare “Mr O’Brien’s Club Tipperary Speakeasy” fosse “Storm’s Brewin”.
Ancora oggi le antiche radici irlandesi del locale sono decisamente evidenti ma si può affermare che il maggior successo del locale è dovuto all’Hurricane. Quindi ad uno dei così detti “falsi drink tropicali” del Tiki, nonostante l’evidente insegna del locale inneggiante al Mint Julep.
Anche il noto piano bar non ha mai avuto attinenza con i sound esotici di Martin Danny o in generale della musica del periodo Tiki.
Secondo la storia divulgata dal Pat O’Brien’s stesso, l’Hurricane nasce dal bisogno di smaltire oltre cinquanta casse di rum che il locale ha dovuto comprare.
L’ingente quantità di rum acquistata pare sia stato il compromesso da accettare per poter servire il distillato caraibico al locale. Essendo il rum ancora poco diffuso in Luisiana, era preclusa la possibilità di acquistarne una certa quantità desiderata.
Il bicchiere Hurricane
La particolarità del drink è stata subito colta dalla clientela a partire dalla forma del bicchiere che appunto deriva dalla nota lampada hurricane.
Il drink diventa così noto tanto che ogni bicchiere di quel tipo è ormai definito come bicchiere Hurricane. Non è la prima volta che accade che un drink diventi così noto da identificare universalmente il nome suo bicchiere di servizio.
Questo è accaduto, successivamente con la Scorpion Bowl di Trader Vic ma ancor prima con classico bicchiere dello Zombie di Donn Beach che, ancora meno particolare, era semplicemente un tumbler a tubo appunto, ancora, il così detto “Collins”.
La particolarità del bicchiere è il marchio frontale di Pat O’Brien’s e la scritta dietro “Have fun” il bicchiere può anche essere caratterizzato dallo stelo opacizzato di colore scuro.
Tuttavia oggi il drink è molto spesso servito in enormi bicchieri usa e getta di dubbio valore estetico e tradizionale.
Oggi anche la qualità del drink lascia a desiderare, ma l’Hurricane entra di diritto nella cerchia dei più noti cocktail New Orleans, tra cui, per citarne alcuni, i classicissimi Sazerac, Ramos Gin Fizz o ancora il Brandy Crusta.
LA RICETTA DELL’HURRICANE