Tiki Culture. Un concetto dalle molte accezioni.
Nel corso della storia la Tiki Culture ha assunto dei caratteri molto diversi e discostanti dall’originalità della primitiva e spirituale accezione.
La parola Tiki è oggi un contenitore di concetti e di argomenti che investono un’intera cultura che ha effettivamente creato un modo di vivere che dall’America ha coinvolto tutto il mondo. Appunto per questo parliamo di Cultura Tiki.
Tiki significa miscelazione, ma anche musica, cucina, spettacolo e danza. Arti figurative che sono grafiche, dipinti, sculture, incisioni, cinema. Tiki mugs e camicie Hawaiiane.
Aree di coinvolgimenti emozionali e culturali talmente diverse e disparate che la Tiki Culture diventerà addirittura un modo di vivere, un modo di pensare e un modo di essere.
Il successo della Cultura Tiki.
Tiki è evasione, emozione. La cultura Tiki nasce come strumento di evasione dai cupi momenti che l’America attraversa a causa delle guerre mondiali.
Il poter credere nella spensieratezza di vivere in un sogno esotico e tropicale era l’unico distacco dalla realtà del tempo, e questo è ciò che i Don the Beachcomber riescono a rendere tangibile.
I Tiki bar sono la “forbidden island” in cui gli Americani affogano con le ingenti quantità di rum gli irraggiungibili sogni tropicali.
I cocktail di Donn Beach sono il mezzo per vivere spensierati momenti sociali, talmente coinvolgenti che travolgeranno la cultura americana fino ad espandersi verso le mete turistiche più ambite.
Nel tempo l’espansione di questo concetto porterà ad accostare tutto ciò che è relativo all’esotico, ma anche al tropicale, a questa unica parola.
Un contenitore in cui verranno identificate e inglobate, anche in modo del tutto errato, le culture e tradizioni che niente hanno a che fare con l’antico Tiki primordiale.
Espansione della Tiki Culture.
Uno degli esempi più comuni è la commistione di questa cultura con le antiche tradizioni hawaiane. Le usanze più primitive e locali si mischieranno ad un’indefinita e finta “tradizione Tiki”. La mercificazione della tradizione hawaiiana porterà anche alla completa distruzione delle usanze dei nativi.
L’attuazione di ciò che gli economisti definiscono come “imperialismo esotico” porterà l’effettivo controllo degli americani di molte nazioni tropicali. Di questo potere sovrastante entra a pieno l’indotto economico che la cultura Tiki produce.
Anche la tradizione alcolica, che da sempre per gli Stati Uniti è fonte di grandi business, è coinvolta in questo processo di controllo economico e quindi politico.
Spariranno quei modi di bere che effettivamente si possono chiamare tropicali, nati dall’intreccio di culture alcoliche europee ed africane. Diffusi in correlazione alla sempre più ampia espansione agricola e in particolare alla coltivazione della canna da zucchero sono tradizione delle isole caraibiche.
Prodotti unici come l’antico distillato hawaiiano Okolehao, spariranno completamente per far posto a fatiscenti bottiglie Tiki contententi contenenti in realtà bourbon.
Per quanto riguarda la miscelazione, un esempio su tutti sarà uno dei cocktail più conosciuti al mondo come Pina Colada a Cuba.
Ancora oggi questo cocktail è strettamente legato alla cultura Tiki ma in realtà non ha mai avuto una concreta attinenza alla miscelazione Esotica o Tiki, nemmeno per sbaglio.
A differenza di ciò che troverete scritto su internet molto spesso:
LA PINA COLADA NON E’ UN COCKTAIL TIKI!
Anche se viene inglobata nell’espansione esotica della tiki culture, non basta un ombrellino sul drink per definire un cocktail tiki o un cocktail esotico! (scopri perchè)
Ma è anche per questo che appunto il Tiki rimane un coinvolgimento sociale che oggi si definirebbe virale e, all’epoca, senza precedenti.
Un fenomeno studiato dai sociologi e talmente influente nella società da diventate un trend. Una moda che non solo oltrepassa i significati più primordiali ma se ne discosta talmente tanto da diventare un movimento unico.
La tiki cultura sarà una moda andrà caratterizzare in modo preponderante ben quaranta anni del 900′ americano.
Diventando appunto una vera moda, il movimento finirà per diventare completamente anarchico con eccessivi e sconsiderati utilizzi dei temi di quella cultura Tiki inventata proprio da Donn Beach. Con il tempo la Tiki culture non sarà solo mancante di originalità ma anche di un contesto, di un contorno, di una struttura e del un contenuto che in passato l’ha resa fiorente.
Questo è uno dei motivi, in concomitanza di altri paralleli eventi sociali, che decreterà un declino sempre più ampio che culmina con il collasso totale dopo sul finire degli anni 70′.
La fine dell Tiki Culture.
Ma come specificato all’inizio, la visione americana dell’esotico e della Tiki Culture non è sempre stata incontrollata ed anarchica.
Per quanto può sembrare assurdo, tutte le arti fin ora solo menzionate nascono proprio dalla miscelazione, dal cocktail di Don the Beachcomber.
Una miscelazione che invece, alla stregua del contesto creatogli intorno, sarà estremamente mirata e studiata, tecnica e difficile. Il bilanciamento è indissolubilmente legato allo studio dei prodotti e degli ingredienti in funzione dell’esaltazione del distillato.
Donn Beach e “i suoi più grandi imitatori” ci insegnano che attraverso la miscelazione contestualizzata è possibile creare non solo interesse, ma coinvolgimento ed emozione.
Scopriremo che le tecniche che Donn Beach mette in pratica per l’esaltazione del distillato nei nuovi sapori esotici sono ancora oggi concretamente attuali.
Grazie a loro, scopriremo che la Tiki Culture, essendo un idea, un concetto, un modo di essere e di vivere, non è mai morta. Vive ed è ancora più forte del mero sentimento nostalgico per epoche passate.
clicca qui per leggere come il TIKI si introduce negli States.
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