Storia del Tiki. da dove viene questa parola? Significato del Tiki.
Are you native?
Nessuno conosce il motivo per cui circa 2500 anni fa dal sud est asiatico strane e mitiche vele a doppio scafo si mossero verso la direzione della nascita sole. Ma è da quell’epoca che nasce la storia del Tiki e in questo articolo cercherò di spiegare il significato del Tiki.
Nessuno ancora sa bene il perché avvenne questa migrazione, forse dovuti ad una catastrofe naturale, per sfuggire a guerre, persecuzioni o per motivi religiosi. Fatto sta che questi uomini navigarono oltre le coste e oltre l’oceano, approdando con famiglie, provviste e animali nelle calde isole oceaniche.
La colonizzazione di queste isole inabitate avvenne per tutti i mari della Polinesia, Micronesia e Melanesia.
Attraverso le canoe queste popolazioni attraversarono le intemperie dei mari e progressivamente si spinsero ad est, fino ad insediarsi nelle più lontane isole, come l’Isola di Pasqua.
Nascita di nuove popolazioni.
Dopo l’insediamento, queste popolazioni svilupparono singolari culture del tutto simili tra loro ma allo stesso tempo differenti.
Così nelle usanze e nell’arte rappresentativa, e quindi nelle loro credenze si crearono delle micro culture isolate protette dagli ambienti naturali dei piccoli arcipelaghi.
Micro culture nascoste, da sempre alla civiltà europea e al mondo intero, tramandate di generazione in generazione, di padre in figlio, quasi in modo confidenziale, come se fossero segreti. Segreti ancora oggi, considerati misteri.
Oggi l’arte oceanica è catalogata proprio a seconda dei differenti stili, o significative attitudini, che si svilupparono nelle differenti zone.
La Colonizzazione.
Conosciamo queste culture a partire dal 1500, quando i primi esploratori, spagnoli e portoghesi, per caso o per errore, approdarono in queste remote isole.
Le misere risorse che queste isole vulcaniche possedevano lasciarono spazio all’attenzione di tutto il circostante naturale in cui erano immerse.
Non trovando né oro né spezie, i primi visitatori riempirono i diari di bordo delle descrizioni degli incantevoli mari e dei cieli con costellazioni mai mai viste prime.
Agli spagnoli nei secoli si susseguirono tutte le più grandi potenze europee. Spinte dalla ricerca di nuove risorse auree e ricchezze cercavano ciò che ormai il vecchio mondo conosciuto non poteva più garantire.
È sempre grazie alle esplorazioni che conosciamo la fisionomia e parte delle tradizioni di queste popolazioni.
Talmente differenti da meritare già all’epoca studi e descrizioni approfondite come quelle riportate dal leggendario capitano britannico James Cook.
Non sempre i nuovi contatti umani sono stati pacifici.
Popolazioni Tribali.
Popolazioni di cannibali, eretici, miscredenti, violenti cacciatori di teste e donne nude senza pudore. Alla vista dei missionari europei non erano altro che popolazioni primitive che necessitavano di essere convertite.
Le morti dovute alle conversioni coatte decimarono le popolazioni. Ma non solo il contatto con questi mondi isolati ha favorito la contaminazione di un ecosistema fragile e diverso fino ad allora inalterato. Non solo, malattie e patologie sconosciute portarono le popolazioni autoctone quasi all’estinzione.
Da subito i primi contatti con queste nuove culture furono bellicosi e non ci volle molto ad entrare in conflitto con questi uomini dalle primitive abitudini.
La territorialità e la difesa dei loro villaggi era per i nativi una caratteristica innata. Abituati a sempre difendere le loro isole dalle tribù circostanti, la loro società formava guerrieri e cacciatori di teste.
Battaglie impari, a favore degli europei, dalle galee piene di cannoni non era difficile contrastare la difesa territoriale delle primitive popolazioni. Di questi guerrieri che si riversavano in mare con le loro canoe e armati delle loro primitive strumentazioni di guerra.
Per questi motivi gran parte delle tradizioni e delle loro credenze, quindi della loro cultura, rimane ancora oggi un mistero. Così come lo è ancora il significato delle loro più antiche rappresentazioni iconiche.
Ma vedremo in seguito che le più violente vicissitudini saranno presto dimenticate per far spazio alla bellezza di questi paradisi esotici. Paradisi che saranno di ispirazioni per artisti di tutto il mondo.
L’arte e la storia del Tiki.
Sappiamo ormai che ogni popolazione si è distinta nell’arte figurativa da arcipelago ad arcipelago. Anche da isola ad isola quindi, la spiritualità delle loro mistiche divinità si differenziò diversi manufatti umanoidi con nomi e significati particolari.
Di tutti questi manufatti ben poco non è stato volutamente distrutto dagli europei. Così è andato perduto il preciso significato di quella che oggi viene definita arte oceanica, un’arte che rimarrà per sempre intrisa da affascinati dubbi e misteri. I missionari inglesi del 700‘, intenti nel divulgare la loro religione, bruciarono tutti gli antichi manufatti impressi nelle canoe e in quelli che oggi chiamiamo semplicemente Tiki.
Queste rappresentazioni mistiche erano parte della quotidianità dei nativi e non facevano parte solo delle cerimonie spirituali. La spiritualità di queste espressioni accompagnava, la pesca, la caccia, così come le occasioni sociali o la guerra, fino ai rituali funebri.
Isole Marchesi. Significato del Tiki.
Anche la storia del Tiki deriva da questa cultura ed in particolar modo dalle tradizioni che si sviluppano nelle Isole Marchesi.
Significato del Tiki. Una forma di espressione che raffigura “l’immagine di qualcosa” e la personificazione di spiriti rappresentati su potenti incisioni umanoidi di pietra, di legno e di ossa umane. In particolare è tradizione esclusiva delle Isole Marchesi.
Usati per accompagnare e sostenere i riti mortuari, di cannibalismo, della pesca, dell’agricoltura o delle magiche guarigioni e di spirituali garanzie di fertilità. i Tiki, come le altre rappresentazioni dell’arte oceanica, non sono semplici raffigurazioni artistiche. Possiamo definirli concetti escatologici e tentativi di spiegare, o quantomeno giustificare, l’esistenza stessa e tutto ciò che risultava inspiegabile.
DUNQUE IL SIGNIFICATO DEL TIKI NON E’ RICONDUCIBILE AD UNA SINGOLA DIVINITA’ COME SPESSO SI TROVA SCRITTO!
La domanda nasce spontanea, come è possibile e in che modo ritroviamo dopo duemilacinquecento anni queste raffigurazioni in uno dei più importanti e longevi periodi della storia della miscelazione? Come la storia del tiki, il significato del Tiki delle Isole Marchesi si trasforma in cultura esotica?
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